venerdì 21 maggio 2010

MOVIMENTO DEL 1977

Il movimento del '77 nacque contemporaneamente alla crisi dei gruppi extraparlamentari che avevano condotto i movimenti successivi al '68, in modo del tutto spontaneo, e con la crisi della scuola classista le università si riempirono di studenti figli di proletari, quindi ora le università non erano solo quasi esclusivamente per i figli di famiglie adagiate. Uno dei principali movimenti di questo periodo è il movimento femminista che lottava per l'uguaglianza dei sessi, molto importante per questo movimento fu l'azione di Marco Pannella, che vinse il Referendumn per il divorzio. Molti altri erano gli scopi di questo movimento che andavano dalla lotta contro l'autoritarismo, per la liberazione omosessuale e l'antiproibizionismo. Furono fondate diverse riviste per la diffusione della culturas underground e la controcultura, in più, attraverso le radio libere si aggiungeva un nuovo mezzo di trasmissione di queste culture nuove come la “Punk 77”. Questo movimento attuava alcune pratiche nuove per la loro lotta come la riappropriazioni dei beni e spazi che erano, per loro, un diritto. Quindi case abbandonate furono occupate e ci fù l'autoriduzione di tasse e servizi. Queste azioni coinvolsero i settori emarginati delle città come le periferie degradate alle quali si aggiunse il problema della diffusione dell'eroina che il movimento si impegnò a contrastare con campagne e lotte. Nel '77 il movimento e l'Autonomia Operaia che voleva la lotta armata in piazza firmarono la rottura con il PCI contestandogli l'abbandono all'opposizione di classe al potere borghese,e questa rottura fu sancita dalla “cacciata di Lama”, cioè durante un comizio del segretario della CGIL nell'università La Sapienza di Roma, che era occupata dagli studenti, ci fù una contestazione dell'ala creativa e dell'Autonomia Operaia che si trasformò in lotta con il servizio di sicurezza del sindacato. A causa di questo scontro il comizio fu sciolto e Lama abbandonò la città. Dopo questo scontro la citta universitaria fu consegnata in mano alla polizia.

Gli scontri più duri di questo movimento furono a Bologna, Torino. A Bologna ci furono diversi scontri uno dei quali portò all'assassinio di Francesco Lorusso da parte delle forze dell'ordine durante un'azione di dispersione di un gruppo organizzatore di una contestazione. Questo fece da scintilla per far soppiare una serie di scontri con le forze armate, che fecero diverse vittime anche per l'intervento dei mezzi blindati che furono mandati del ministro degli interni Cossiga.


Torino anche fu scenario di numerosi scontri che durante una manifestazione portarono al lancio di due bombe molotov che bruciarono vivo uno studento del tutto estraneo agli schieramenti politici.Verso la fine degli anni '70 il movimento aveva esaurito la fase di rivolta. Con il rapimento di Moro molti aderenti al gruppo si scilsero dal movimento che alla fine divenne una piccola organizzazione, Democrazia Proletaria, che si schierò alla sinistra del PCI.


ale90




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